giovedì, dicembre 18, 2008

viaggio a Khazad Dum (Miniere di Moria)

giovedì, dicembre 11, 2008

qualche giorno fa....e venne la neve


oggi piove e piove, ma a fine novembre, una mattina guardando fuori dalla finestra...che bello rimettersi a letto sotto il piumino mentre fuori cade la neve.

babbi natale

come ogni anno il camino diventa il regno dei babbi natale....

mercoledì, dicembre 10, 2008

un nuovo inizio

Dopo la fine dell'impero britannico e lo scioglimento della colonia cusanina, una breve, ma intensa, fase sintetica. L'I...ssimo è pronto a ricominciare con il suo vecchio amore, la conquista della sinuosa conchiglia e per farlo riparte dal regno di Francia e il suo protettorato milanese.
Pare che lo sconforto lo attenda a braccia aperte, per meravigliose nottate in ufficio....

martedì, dicembre 09, 2008

Bolt: un film da vedere

Ieri sera nel buon vecchio cinema Arcadia, sala fuoco, con un po' di scetticismo sono andato a vedere una delle ultime fatiche di casa disney: BOLT
Sono bastate poche inquadrature del cucciolone bianco per farmi ricredere, uno dei film disney meglio riusciti degli ultimi anni, che strappa risate con facilità e continuita, una storia semplice sull'amicizia, il viaggio ed il coraggio.
Consigliato

lunedì, dicembre 01, 2008

il colpevole

Quando qualcosa non va....quando qualcosa non funziona....quando quella pratica in Toscana si arena...bisogna trovare un colpevole....un volontario faccia un passo avanti......

Marcello fai un passo avanti....

giovedì, novembre 27, 2008

lunedì, novembre 24, 2008

pronto?

FDC: "Pronto!?"
IPPE: "Pronto?"
FDC: "Pronto, c'è Neve li?"
IPPE: "Mo' te la passo!"

giovedì, novembre 20, 2008

Super Maxi Eroe

Da Ralph Super Maxi Eroe:

BELIEVE IT OR NOT
Look at what's happened to me,
I can't believe it myself.
Suddenly I'm up on top of the world
It should've been somebody else.
Believe it or not, I'm walking on air.
I never thought I could feel so free.
Flying away on a wing and a prayer.
Who could it be? Believe it or not it's just me.
It's like a light of a new day,
It came from out of the blue.
Breaking me out of the spell I was in,
Making all of my wishes come true.
Believe it or not, I'm walking on air.
I never thought I could feel so free.
Flying away on a wing and a prayer.
Who could it be? Believe it or not it's just me.
Who could it be? Believe it or not it's just me.

mercoledì, novembre 19, 2008

la gatta e i fiori

Turista per caso

A volte non serve andare lontano per essere colpiti da immagini e colori eccezionali, cosi può capitare che nel parcheggio di un centro commerciale, alzando gli occhi il contrasto tra il giallo autunnale delle foglie di un albero ed il freddo cielo terso ti colpicano con la loro naturale bellezza. Oppure passeggiando con il cane fra le colline di mozzo riscopri un ritmo di vita diverso, lasci che il suono dei passi sulle foglie cadute ti accompagniin giochi di luce ed ombre.
i rumori del quotidiano arrivano ovattati dallo schermo verde

e poi c'è la bellezza delle foglie cadute, il soffice letto del fiume d'autunno

...e dire che c'è gente che se vede due foglie a terra gli viene l'attacco d'ansia e le raccoglie una ad una, verificando da che albero sono cadute...mia, sua...di quell'altro...e te pareva che il suo albero ne perde di più!!!!!

lunedì, novembre 17, 2008

Notte delle Streghe? notte da incubi!!!!

La notte delle streghe anche quest'anno è arrivata, puntuale come la Befana! sempre lo stesso giorno... i fantasmi ci fanno visita, vengono e ci offrono una birra, la gente fa follie, Richard Gere si traveste da barman e prepara cocktail per la festa....
c'è chi non vorrebbe che la notte di halloween finisse ed allora con un abile stratagemma si assicura incubi fino al mattino: ordina un doppio Crazy Pig!! con le cipolle che di notte tornano a trovarti!

lunedì, novembre 10, 2008

Anche i maghi salgono di livello

tanti auguri a te, tanti auguri a te tanti auguri felici tanti auguri aaaa teeeeee.....

martedì, novembre 04, 2008

Pat & Billy

Tatoo


giovedì, ottobre 30, 2008

in attesa della pausa thè

Ufficio luci

Fine ottobre, alle 5 del pomeriggio è gia buio, in ufficio le luci si accendono di riflesso...

la scoperta di Bonat Island

Sprezzante del pericolo a bordo della sua potente macchina volante, il Valoroso Capitano Zenoni varcava i limiti conosciuti dell'italico stivale, alla scoperta di nuovi territori su cui poter far sventolare orgogliosa la nostra bandiera. E proprio in occasione di una di queste cavalcate celesti che non accortosi che il facinoroso carburante finiva e il pur volenteroso motore di italica produzione doveva spegnersi, che il nostro Patriotico eroe grazie ad un ammaraggio di fortuna, che di fortunato ha solo il nome visto che è merito del sapiente addestramento, scopri così la meravigliosa e solare terra emersa conosciuta col nome di Bonat Island! Il motivo per cui il nostro eroe scelse questo nome è misterioso, una leggenda narra che con il suo cannochiale scorse sulla spiaggia un avvenente bellezza locale.....

lunedì, ottobre 27, 2008

lunedì, ottobre 20, 2008

Toccata e fuga: Barcellona

Venerdì 17 ottobre, 8:45 parte il volo destinazione Bercellona, Un weekend mordi e fuggi nella Città Catalana con la scusa di andare a vedere una partita NBA. Viaggio tranquillo compressi come serdine nell'autobus con ali, si arriva a Girona convinti di aver sbagliato volo, dal clima sembra Dublino...iniziamo bene.

Dopo un oretta di Pullman, questa volta su ruote, metà gruppo (Claudia, Marco ed io) arriva finalmente a Barcellona e poi in taxi fino all'albergo.Qui occupiamo una stanza, a caso? incominciamo ad occuparla. Non è un grand hotel, ma le sue stelle se le merita...la sua stella, in fondo è pulito... Sosta tecnica e scendiamo nella hall...atrio dove ci incontriamo con gli altri che sono partiti da Malpensa (Pelo, Preca e Giorgio).

L'albergo ha l'ingresso sulla via che porta alla piazza del municipio e poi dritto fino alla Rambla, le stanze si affacciano sulla via pedonale parallela, non passano macchine ma è rumorosa fino alle 4 di mattina, c'è vita qui c'è vita!!! ...si lo so Pelo che invece la vostra stanza dava sullo stanzino delle scope nel patio interno, ma non si può avere tutto! Il sole intanto gioca a nascondino con le nuvole mentre usciamo per incontrare Silvia, la sorella di Mauro che vive qui, appena fuori dall'albergo la prima vetrina che incontriamo è un negozio che vende frullati, una simpatica catalana ci porge dei bicchierini di assaggio, come non comprare subito un bel bicchierone da 5 euro? in fondo è mezzogiorno passato e abbiamo fame, il frullato placa un po' le grida dei nostri stomaci. Con i bicchieroni in mano, cannucce in bocca ci avviamo a passo da turista lungo la via, soffermandoci spesso per vetrine che offrono ogni ben di Dio, dal locale che diventerà sede delle nostre colazioni alla vetrina degli anelli, la catena Disegual (si scrive cosi?) attira Marco sulla vetrina come una falena da una luce la notte. Scorci di vicoli e palazzi mi sussurrano emozioni ad ogni angolo, mi lascio cosi trasportare come una barchetta di carta nel torrente fino a quando questo sfocia nel fiume che è la Rambla. Qui con precisione quasi svizzera dovuta al caso arriva contemporaneamente anche la sorella del Preca. Dopo i saluti e le presentazioni di rito alla fatidica domanda "cosa volete fare?" l'ovvia risposta è stata "mangiare" inizia cosi un giro per trovare il locale giusto dove consumare un frugale pranzo, ovviamente non abbiamo fretta e i negozi non possono non essere visitati, in cielo le nuvole hanno la meglio ed il sole si ritira, "ma Mauro ogni volta che vieni a Barcellona piove!" ..."Mauro questo non ce lo avevi detto!! managggia!!!!". Per fortuna a guidare il gruppone c'è una "locale" cosi abbiamo sbagliato strada solo una decina di volte, ma poi non è mai uno sbagliare strada quando si è in una città nuova, è solo uno scoprire luoghi diversi. Nel mentre si cammina si aggiunge al Gruppo Andrea, amico dei Preco's con lui andiamo diretti ad un locale dove si mangia bene! ...qui dentro un atrio buio si salgono le scale, c'è una bellissima terrazza...chiuso...definitivamente....mannaggia! ora le spagnole che passano lungo la via assumono forme di cibi prelibati, non va bene....ho fame!!!Finalmente ci sediamo ai tavoli esterni di un ristorantino, rimane in una piazzetta un po' nascosta e cosi si salva dall'assalto delle belve in gita. Il menù del Dì prevede due opzioni di primi e due secondi piu dolce. Alla fine è un soddisfacente impatto con la cucina catalana, passata di piselli con prosciutto e pomodoro...ottima peccato che il prosciutto era solo una piccola traccia. A tavola ci raggiunge Giuliano affannato e affamato dopo aver attraversato di corsa la città. Finito il pranzo il gruppo si divide, Giuliano torna al lavoro, Mauro Silvia ed Andrea vanno a prendere all'asilo il piccolo Comandante, noi si decide di passeggiare fino all'albergo (ovviamente scegliendo la via lunga) per poi prepararci alla serata cestistica. Pochi passi e incominciano a cadere le prime goccie di pioggia, imperterriti si avanza fra vetrine e ...vetrine. Poi l'intensità dell'acqua è tale che ci serve un rifugio...ci buttiamo nel primo antro che si apre (casualmente l'ingresso di un "corti inglesi") e ci aggiriamo storditi dalla musica tecnopop fra le corsie del settore libri e musica, per poi passare ai piani superiori dove disordinatamente vendono articoli per lo sport. Stremati dalla levataccia mattutina, dalla musica e dai chilometri gia percorsi si decide di sfidare il tempo per raggiungere lo starbucks vicino all'albergo e scaldarci (chi piu, chi meno) con le sue bevande. Giorgio non contento dell'effetto riscaldante dato dal bere un buon thè, pensa bene di rovesciarsi il bicchierone addosso! la nuvola di vapore salita dalla sua collezione di gioielli non era ben augurante, ma pare che alla fine i danni siano stati limitati. Giunge cosi il tempo di farsi un meritato riposo di un oretta prima di muoversi verso il palazzo dove si terrà l'evento NBA. una dormitina veloce veloce neanche un oretta, ovviamente il letto è di dimensioni lillipuziane e mi avanzano 20 centimetri di gamba, se a qualcuno servono sono ancora la!


L'idea iniziale era di prendere la metropolitana, ma poi la pigrizia intrinseca del gruppo ha avuto la meglio e cosi abbiamo occupato due taxi per una rapida corsa per la collina. Ci lasciano di fronte al complesso olimpico, sulla sinistra lo stadio, sulla destra le piscine e poi poco oltre la nostra meta il Palau Sant Jordi. Sbrigata velocemente la parte burocratica (che qualcuno temeva) per il ritiro dei biglietti, ci rechiamo ammirati verso la coda all'ingresso, domandandoci da che parte entreremo, quale sarà il nostro settore chi cosa dove come....domande inutili, due ingressi e poi semplicemente si raggiunge il proprio posto senza barriere o transenne....un altro mondo rispetto al nostro quotidiano. Poco prima dell'ingresso incontriamo due "Uips" del baloncesto italiano: Dan Peterson e Guido Bagatta, scatta la foto di rito commemorativa (dobbiamo mandarla anche a loro?) Claudia si offre volontaria (no io no! io no!) di fare la fotografa, ci mettiamo in posa "ehi signora si sbrighi, dobiemo andare, echeccaz!" l'inconfondibile accento del coach Dan guida lo scatto della foto come se fosse ancora in palestra ad allenare, ovviamente il primo scatto fallisce, Dan stava gia partendo, ma guidone lo ferma "rifacciamola non sono venuto bene" ...l'impaziente Dan (il the freddo si stava raffreddando?) si piega al volere del collega.

Una volta dentro cerchiamo i nostri posti gustandoci l'atmosfera del luogo, il palazzo è molto vuoto, ma probabilmente gli spagnoli hanno ritmi diversi, arriveranno 5 minuti dopo la palla a due, prima due tapas e una sangria.

La visuale dai nosti posti direi che era ottima, decisamente ottima. Mentre facevano riscaldamento e il palazzo era ancora vuoto siamo scesi a bordo campo per vedere da vicino se poi sono cosi alti e grossi....beh direi che il fisico ce l'hanno...se un trainer prova a fare su di me certi esercizi di streching, mi spezza in due.


Nella foto qui sotto vedete due tifosi del Preca che lo cercano in tribuna per chiedergli l'autografo.
La partita alla fine è stata veramente scarna di contenuti, lo spettacolo limitato a poche giocate, ma è la preseason e mancavano pedine "illuminanti" in entrambe le squadre. Quello che mi affascina nel vederli giocare è la semplicità e morbidezza con cui fanno tutto, sembrano galleggiare sul campo...come astronauti sulla luna...mentre quando ci provo io la gravità si fa sentire eccome...secondo me è colpa del parquet di Mozzo! La serata è comunque divertente, cheerleder ci allietano i tempi morti....che risultano molto piu vivi del resto....acrobati/artisti...le mascotte...i pop corn....etc etc. Finita la partita, il palazzo si svuota in fretta e senza la confusione e fretta tipica degli stadi italiani, noi ce la prendiamo molto comoda, non abbiamo voglia di far finire la serata troppo presto, giriamo per i corridoi, marco una visita al bagno (come sempre segna il territorio ovunque va), Pelo e Giorgio comprano una maglietta per Ale, Preca si aggira chiedendo se ci sono "Plobbemi?". Forse ci siamo attardati troppo, ma fuori non troviamo taxi e come noi neanche il dinamico due Peterson & Bagatta (ma chi dei due è Robin?) cosi scendiamo la collina a piedi verso la metropolitana, una bella passeggiata fra sentieri e scalemobili...poi scalemobili ferme...poi strade chiuse....la notte si chiude su di noi assieme ai locali in cui si sperava di mangiare. Alla fine riusciamo a bloccare due taxi e ci dirigiamo al Borne, dove dovremmo trovare ancora qualcuno che plachi la fame. Preco il nostro esperto locale di locali, ci fa strada "qui fanno ottime tap..." la serranda scende e ci chiude il locale in faccia e cosi via per un altra mezzora di ricerca, finche stremati entriamo in un locale "tipico". Il baffuto propietario ci accoglie pregandoci di fare in fretta che devono chiudere, le signorine dietro al bancone ci avrebbero sparato pur di non farci entrare, ma siamo dentro ormai e via con un giro di Tapas. Qualità della cena medio bassa (la tortillas era inmangiabile, le salciccette speziate favolose), ma non importa ci rinfranca e ci sentiamo subito meglio. La giornata è stata molto lunga ed intensa cosi la ritirata all'albergo è veloce e decisa, ci si divide nell'atrio dandoci appuntamento l'indomani piu o meno fra le 9 e quando ci si sveglia, qualcuno prenderà troppo alla lettera quest'ultima opzione.


...notte...riposo...


In fondo si è dormito bene, qualche schiamazzo, qualcuno che alle 3 di mattina canta volare, ma sono ragazzi.... Mi sveglio e butto un occhio al cellulare, poi lo apro, manca un quarto d'ora alle 10, direi buon orario, chissa gli altri dove sono, Mauro dorme, mando un messaggio alle varie stanze per sapere la situazione. Pelo mi risponde subito appuntamento alle 10 nell'atrio, essendo l'orario fissato da Marco direi che ho mezzora per prepararmi, si può fare. Decido di non svegliare il Preca, ma mi sa che non lo sveglierebbero nemmeno le cannonate della yamato, per le 10 ed un paio di minuti sono giu nell'atrio, pimpante come un orso in letargo, Pelo e Giorgio sono gia li in attesa, mancano Marco e Claudia che è gia fuori in esplorazione. Quando ci siamo tutti si parte, Mauro ci raggiungerà al bar. Colazione classica: Cioccolata calda, due brioches, una spremuta fresca di arancia e due panini con il prosciutto!!!! al padrone del locale incominciamo ad essere molto simpatici. Mentre degustiamo ed accumuliamo energie per la giornata, si decide il piano d'azione. "c'è quel negozio la..." "quella vetrina li" "potremmo andare da..." vabbe dai gia che ci siamo passiamo a vedere la Sagrada Familia? Cosi zaini in spalla...marsupi in pancia ci dirigiamo verso la metropolitana, ci sarebbe una fermata a 20 metri dall'albergo, ma che gusto c'è, andiamo a prendere quella sulla Rambla. La scelta non è in fondo sbagliata dobbiamo poi cambiare soltanto una volta la linea, ma che cambio, a causa dei lavori di miglioramento dell'infrastruttura il passaggio fra le due linee è chiuso, dobbiamo riguadagnare la superfice, fare un girotondo intorno all'isolato, fare una giravolta farla un altra volta e poi prendere la linea gialla o era blu? Un piccolo problema per salire non c'è l'ascensore cosi ci si indutria per Giorgio, arrivati alla stazione sucessiva non c'è l'accesso per le carozzine, cosi Pelo smonta una ruota e con manovra deglia del miglio stuntman fa passare Giorgio e poi giu per due rampe di scale. I treni invece sono attrezzati con i vagoni di testa e coda con appositi spazi in cui è possibile ancorarsi. Arrivati a destinazione saliamo in superfice e ci troviamo davanti la stordente forma della chiesa eterno cantiere. Personalmente mi ha sempre lasciato perplesso vedere l'opera sui libri, mi sembrava "troppo"...vederla dal vivo mi ha semplicemente lasciato a bocca aperta, emozionante.


work in progress (pausa pranzo, i lavori riprenderanno al piu presto)