giovedì, settembre 15, 2011

Epilogo

Xiv lascio le aule di Thors Combe poco prima dell'alba in una gelida mattina, aveva passato le uiltime settimane a ricostruire la storia dei custodi assieme a Decus. Ed una pergamena ritrovata la sera prima era il motivo della sua frettolosa partenza, doveva far vedere la scoperta a Thorombar al più presto.
Sellato Palm il suo caprone, assicurata la borsa con il documento alla sella, salì in groppa e si avvio giu per la ripida salita, le ultime informazioni davano Thorombar accampato a sud ovest con il grosso delle truppe dei custodi. Sarebbe stata una rapida cavalcata, avrebbe dovuto tirarlo giu dalla branda, l'idea non era tra le piu accativanti, ma il contenuto della pergamena avrebbe di sicuro cambiato l'umore del "capo".
Passato il tronco sul torrente, deviò il percorso del caprone, il passo veloce dell'animale rendeva preferibile passare nel bosco fra i cuccioli di drago, rispetto a passare troppo vicino ai villaggi degli uomini delle montagne, una freccia di un esploratore nascosto non avrebbe potuto evitarla.
Mentre elaborava questo pensiero un colpo violento sullo scudo lo feve traballare in sella, un dardo era conficcato nello scudo legato alla schiena, nemmeno il tempo di impugnare saldamente lo scudo in guardia e spronare la bestia a correre che una vera pioggia di dardi si abbatte sulla coppia in fuga.
Un dardo attraverso il collo dell'animale che si ripiego sulle zampe anteriori disarcionando il nano che a sua volta fu colpito da un dardo alla coscia destra.
La caduta fu dolorosa, ma l'istinto e l'addestramento fecero scattare il nano subito in piedi, liberatosi del mantello e con l'ascia ben salda nella mano destra, un fruscio nell'aria gli fece alzare lo scudo che paro un dardo proveniente dal sottobosco alla sua sinistra. Con un urlo che copri i beelati di dolore della sua cavalcatura si scaglio all'attacco sorprendendo un goblin che ricaricava il suo archetto, la testa della creatura rotolò per terra mentre Xiv continuava la carica verso gli altri goblin che spaventati dalla reazione della loro vittima agitandosi rilevavano la loro posizione. Dopo che altri due goblin caddero sotto i colpi della furia rossa in cui si era trasformato il nano, mentre questi attraversava una piccola radura per scagliarsi sul prossimo avversario, Gli altri goblin incitati da un ruggito baritonale si scagliarono sul nano. Cosi in pochi secondi Xiv menava fendenti a destra e a manca, circondato da otto goblin. "stupidi esseri, dovevate uccidermi al primo colpo" gli urlò squarciando il petto a quello che si avvicino a destra, poi la punta di una lancia gli penetrò nella cotta di maglia sulla spalla sinistra, con un colpo di taglio dello scudo spezzo la lancia e con il successivo affondo di ascia uccise il suo possessore. La ferita alla spalla gli stava togliendo forze al braccio dello scudo, incominciava a far fatica nel sollevarlo e parare i colpi, rimanevano tre goblin ad affrontarlo, dopo una breve secuenza di fendenti i tre goblin erano a terra, Il nano si reggeva allo scudo puntellato a terra, la spalla intorpidita continuava a perdere sangue, la gamba ferita non lo reggeva più in piedi, vittorioso era comunque in una pessima situazione. In quel momento dal bosco emersero due figure imponenti, due Uruk-kai dalla mano bianca si avvicinarono ghignando al nano. "ti pareva che fosse cosi facile" mormorò Xiv "venite avanti GoodAle ha ancora sete" pronunciando le parole di sfida Xiv si eresse in piedi cercando di mascherare le sue ferite, i suoi punti deboli. Senza esitazione i due Uruk si scagliarono sul nano, troppo aggressivi, penso questi, paro con l'ascia un fendente contrattaccando con lo scudo l'uruk sbilanciato, l'altro mando il suo attacco a vuoto. Con un avversario a terra, Xiv si lancio sul secondo, che parava agilmente i suoi fendenti arretrando. In quel momento al nano cedette la gamba e perse il passo, l'uruk percependo la possibilita di colpire il nano smise di arretrare e si scaglio con due fendenti sul nano che paro di scudo e mentre cadeva a terra fece saettare la lama dell'ascia sulle ginocchia scoperte dell'uruk abbattendo anche lui. L'uruk gli cadde addosso e gli spuntoni della sua armatura penetrarono nella carne del nano, che riusci a conficcare la punta dell'ascia nel collo dell'avversario uccidendolo. in qualche maniera si libero del corpo esamine e si alzo ben conscio che l'altro Uruk si poteva essere ripreso, infatti non era più dove era stato atterrato, il nano lo cercava con gli occhi ma non lo vedeva. Un urlo a destra, un lampo e la lama della spada calo verso di lui, alzato lo scudo parò. ma il colpo era violentissimo e lo scudo si spezzo in due, la lama continuo la sua corsa ferendo la carne. l'ascia traccio un arco in aria cercando la testa dell'orco, questi parò e contrattacco con un colpo d'elsa sul viso del nano ed il successivo affondo feri il nano allo stomaco. Disperato Xiv si lancio sull'uruk cercando di accorciare la distanza sentendosi in netta inferiorità, cosi facendo si allaccio in una lotta mortale corpo a corpo. dalla quale emerse vincitore grazie al coltello che guizzato nella mano sinistra lacerò il cuore dell'avversario. il corpo dell'uruk scivolo ai piedi del nano.
Un colpo sordo e un dolore alla schiena.
Questi sono gli ultimi ricoprdi del nano
un gelido abbraccio che lo avvolge
una risata di un goblin alle sue spalle
le ginocchia che si piegano
un sorriso si staglia sul viso
gli occhi si chiudono
buio

1 commento:

Laura ha detto...

Khamea, ormai lontana dalla battaglia e presa da altre faccende, dimentica di canti ed inni taumaturgici, stava attraversando la piazza del mercato quando la sua attenzione fu attirata da una musica...Il suo cuore, anziché la mente, mosse i suoi piedi verso i suoni...musica e parole di un menestrello raccontavano la tragica fine di colui che tante volte le era stato accanto in battaglia...Il mondo cominciò ad offuscarsi, mentre calde lacrime le coprivano le guance. Rimase immobile, mentre il vento soffiava dal Nord, freddo e cattivo...una voce nel vento? o era il suo rimpianto per non aver continuato a combattere al fianco dei Custodi? o era l'eco di una vita diversa? Rimase...immobile